L’Amministrazione comunale ha avviato già da tempo, in sinergia con Fondazione Cariverona, un progetto generale di riqualificazione del colle di San Pietro che prevede oltre alla rifunzionalizzazione della ex Caserma da adibire a sede museale, l’inserimento dell’ascensore (ex funicolare) per agevolare la salita al colle, la realizzazione di un parco archeologico e da ultimo la riqualificazione del Museo Archeologico presso il Teatro Romano.
Per tale ultimo intervento ha beneficiato di un contributo regionale di € 3.499.860,00 assegnato ai sensi del Programma Operativo Regionale (POR).
La scelta è stata dettata dalla volontà di uniformare gli interventi nel più ampio e articolato obiettivo di rivitalizzazione e riqualificazione del colle di San Pietro attraverso l’attivazione di una serie di funzioni culturali in sinergia tra pubblico e privato e di azioni complesse per il recupero e l’ammodernamento delle strutture esistenti, tale da rendere il Museo Archeologico al Teatro Romano più competitivo nei confronti di siti internazionalmente noti e meglio attrezzati.
Fondazione CariVerona ha offerto la propria disponibilità a farsi carico della parte restante dei costi dell’intervento (€ 1.199.940,00) a fronte di una spesa complessiva di € 4.999.800,00 e ha designato alla redazione della progettazione preliminare, definitiva ed esecutiva dell’intervento in argomento, gli stessi professionisti già incaricati del nuovo polo museale a Castel san Pietro, fornendo all’amministrazione il progetto per l’appalto.
L’amministrazione ha integrato il finanziamento per la parte mancante (€300.000,00) e coordinato tutte le conseguenti procedure tecnico-amministrative, ivi compresa la Direzione Lavori.
L’intervento è stato progettato da un gruppo di lavoro cui fanno parte l’arch. Stefano Gris per la componente architettonica, l’ing. Claudio Modena – SM Ingegneria S.r.l. per la componente strutturale, lo Studio Giunone Termotecnici Associati per la componente impiantistica, professionisti tutti coordinati dal responsabile dell’edilizia monumentale del comune. Da citare il contributo del Coordinamento Musei per la risoluzione delle problematiche relative ai percorsi espositivi; la scelta dei temi e delle opere per l’allestimento è a cura di Margherita Bolla.
Il progetto è così articolato:
Palazzo Fontana
L’ingresso del Museo Archeologico al Teatro Romano è situato in “Palazzo Fontana”. L’edificio di origine rinascimentale, a blocco su tre piani (più un piccolo scantinato) dalla classica pianta veneta con saloncino centrale e ambienti laterali, è collocato nella porzione sud-est del settore scenico del Teatro Romano e costituisce l’unico elemento conservato della cortina in fregio al Lungadige demolita tra il 1904 e il 1914.
Il progetto prevede di riqualificare l’intero edificio con l’obiettivo di renderlo accessibile anche da parte di persone con ridotta o impedita capacità motoria collegando i vari piani mediante l’inserimento di un ascensore e di dotarlo di tutti quei servizi che caratterizzano un museo moderno.
Date le condizioni di conservazione dell’edificio, si rendono necessarie opere di restauro e consolidamento anche in funzione di un miglioramento sismico. Saranno inoltre integralmente rifatte tutte le componenti impiantistiche.
Museo Archeologico – Ex Convento dei Gesuati
Il Museo Archeologico è costituito da un corpo di fabbrica a corte orientato parallelamente all’Adige, articolato verso monte in due cortili a tamponamento del terrazzo intagliato nel tufo. Edificato sui ruderi del Teatro Romano di cui rettifica la porzione centrale della cavea, si sviluppa su sei livelli inglobando anche la retrostante intercapedine romana scavata a tutta altezza (18 metri) a protezione dell’impianto.
In sezione i livelli si dilatano progressivamente salendo di quota occupando, via via, superfici sempre più consistenti dell’invaso conico del colle. Al quarto livello l’impianto è conventuale e si articola attorno al Chiostro che da un lato confina con la Chiesa, dall’altro con il Refettorio. Oltre, verso est, il convento è oggi di proprietà privata.
Gli interventi previsti consistono sostanzialmente:
– Sostituzione dell’attuale ascensore con arrivo alla quota del quinto livello (piano superiore del Chiostro, oggi non servita) e partenza dalla quota della precinzione superiore dell’antico Teatro.
– al quarto livello la realizzazione di un nuovo pianerottolo di sbarco dell’ascensore, della chiusura della piccola corte a est con una copertura leggera in vetro, delle nuove strutture di allestimento e la realizzazione dei necessari servizi igienici (ad oggi non esistenti al piano) in corrispondenza di alcuni ambienti del Chiostro in precedenza adibiti a laboratori fotografico e di manutenzione reperti;
– ristrutturazione e allestimento del quinto livello del Chiostro al fine di aumentare considerevolmente la superficie espositiva del museo;
– risistemazione del sesto livello – che ospita gli uffici del personale – per dare superficie ai laboratori scientifici (fotografico e di manutenzione reperti).
Completate le installazioni dei ponteggi e dei mezzi di movimentazione, sono ora in corso le demolizioni, i consolidamenti puntuali delle parti murarie oltreché il restauro degli intonaci e dei paramenti in pietra.
La data prevista per la conclusione dei lavori è il 2 gennaio 2015.
Il Rup dell’intervento è l’ing. Sergio Menon – Dirigente del Coordinamento Edilizia Monumentale.
La Direzione Lavori è affidata dall’arch. Costanzo Tovo – Dirigente del Coordinamento Progettazione dell’Area Lavori Pubblici del Comune di Verona.